E siamo arrivati all’ultima delle nostre speciali classifiche del decennio. Dopo aver affrontato le scoperte scientifiche, i giochi da tavolo, le serie TV, i romanzi e i fumetti, il nostro viaggio negli ultimi dieci anni di cultura popolare si trova faccia a faccia con la settima arte. Quali sono stati i migliori film del decennio? Scopriamolo insieme, ripercorrendo la nostra storia recente, passata attraverso un numero incredibile di grandi titoli.
Come fare una classifica dei migliori film del decennio?
Preparare una Top 10 su qualsiasi argomento raramente è un’impresa facile. Bisogna trovarsi a fare una selezione ardua, proseguendo per eliminazione tra tutte le proposte possibili e trovandosi spesso a dover fare delle esclusioni eccellenti. La complessità cresce in maniera proporzionale (se non addirittura esponenziale) in rapporto all’ampiezza del numero di candidati ai 10 posti a disposizione. Quando si affronta quindi un periodo vasto come un decennio la sfida è davvero impegnativa.
Perché diciamocelo, gli ultimi dieci anni hanno offerto al mondo del cinema davvero tantissimo. Al di là di qualsiasi prospettiva pessimista, che punta il dito contro i tantissimi franchise sempre più ampi, i reboot, i remake, il tentativo di sfruttare la nostalgia del pubblico, ci sono davvero stati moltissimi titoli eccezionali nella storia recente.
Dieci anni meravigliosi
Abbiamo avuto tantissime opere incredibili da parte di autori affermati, da Quentin Tarantino a Martin Scorsese, passando per Spike Lee, Guillermo del Toro, David Fincher i fratelli Coen e molti altri ancora. A fianco a loro sono però emerse tantissime nuove voci, con tanto da dire e da dare. Qualcuno di loro ha debuttato proprio in questo decennio, altri sono arrivati finalmente alla ribalta (o semplicemente sul palcoscenico mondiale) dopo una gavetta più o meno lunga. Qualche nome tra i tantissimi: Denis Villeneuve, James Gunn, Greta Gerwig, Robert Eggers, Taika Waititi, Yorgos Lanthimos, Bong Joon Ho, Jordan Peele, Barry Jenkins… E si potrebbe continuare a lungo.
E questo senza parlare di tutto il cinema più popolare che, con alti e bassi, ha visto un’esplosione di grandi franchise, che sono entrati di prepotenza nella cultura moderna. Tra saghe che sono tornate dopo anni e colossi nati proprio in questi anni, ci sono state tantissimi eventi che hanno attirato il mondo in sala.
E quindi, per tornare alla domanda del sottotitolo, come si fa una classifica dei migliori film del decennio? Semplice, bisogna tagliare e cercare di mediare tra i tanti impulsi che arrivano. La via seguita in questo articolo cerca di unire due approcci, trovando dieci titoli meritevoli di essere in una lista del genere, ma anche di fare un resoconto di tutto ciò che è stato importante per la nostra storia recente. Pronti a questo viaggio? E allora partiamo!
Anzi no, non partiamo subito. Esattamente come per la classifica delle serie TV, anche per i nostri migliori film del decennio, abbiamo due menzioni d’onore. Due titoli che, per un motivo o per un altro, era difficile inserire nella classifica effettiva, ma che meritano di essere citati. Vediamo di che si tratta.
Menzione d’onore: La grande bellezza
Gli anni Dieci sono stati importanti anche per il cinema italiano. Ci sono stati tantissimi titoli che hanno dato nuovo lustro alla nostra industria cinematografica, capaci anche di superare con successo i confini nazionali. Come simbolo di tutti, come una sorta di portabandiera, abbiamo scelto La grande bellezza di Paolo Sorrentino. La storia di Jep Gambardella ha segnato il ritorno dell’Italia sul tetto del mondo cinematografico, con la ben nota vittoria dell’Oscar al miglior film straniero, premio che mancava allo Stivale da quindici anni. Una pellicola affascinante, a rappresentare un decennio eccezionale per il nostro Paese.
Menzione d’onore: The Avengers
Parlare degli ultimi dieci anni senza citare il Marvel Cinematic Universe non sarebbe giusto. Questo franchise, sviluppatosi con calma ma con una chiara visione a lungo termine, è il più grande fenomeno del cinema popolare da tantissimo tempo e segnerà la storia del medium. Allo stesso modo, non sarebbe giusto rapportarlo ai titoli che vedremo nella lista di seguito. Si tratta di due mondi profondamente differenti, troppo per un confronto efficace.
A rappresentare questo franchise avremmo potuto scegliere tanti titoli. Si va dal culmine della narrazione dell’Infinity Saga Avengers: Endgame, al film che ha affermato la forza attrattiva del franchise Guardiani della Galassia, passando per Black Panther e l’ingresso nella categoria Miglior Film agli Oscar, fino a uno dei migliori titoli dell’intera saga Captain America: The Winter Soldier. Tra tutti, abbiamo optato per The Avengers. Con questo film il Marvel Cinematic Universe ha scoperto le proprie carte, facendo capire al mondo che quel progetto ambizioso si poteva realizzare davvero e con grande successo. Il franchise con questo film ha lanciato un chiaro messaggio: “Eccomi, sono qui per restare“. E finora è andata proprio così.
10. Whiplash
Tra le nuove voci del cinema emerse nell’ultimo decennio troviamo sicuramente Damien Chazelle. Questo autore ha già dimostrato di avere moltissimo da dare alla settima arte, nonostante la giovanissima età. Il suo La La Land ha sbancato su tutti i palcoscenici in cui è apparso, partendo dalla Mostra di Venezia. Tuttavia, abbiamo voluto inserire in classifica il suo film precedente Whiplash, quello che ha portato Chazelle all’attenzione del mondo. Un’opera per certi versi complementare alla storia di Mia e Sebastian, che si lega sempre al tema della realizzazione dei propri sogni ma con una prospettiva più dura, meno dolce e malinconica e soprattutto, con un J.K. Simmons oltre ogni livello. Da vedere e rivedere.
9. Lincoln
Per un nuovo nome che si affaccia all’industria cinematografica, ce n’è uno che la saluta per sempre (o almeno così pare). Stiamo parlando di Daniel Day-Lewis, uno dei più grandi interpreti della storia del cinema, che ha dato il suo addio alle scene nel 2017 con Il filo nascosto. Non è con questo titolo che scegliamo di salutarlo, ma con l’unico altro a cui ha partecipato in questo decennio, ovvero Lincoln di Steven Spielberg. Il biopic sull’amatissimo Presidente americano è stata una delle ultime occasioni per assistere all’incredibile talento di Daniel Day-Lewis. La sua vittoria agli Academy Awards gli è valsa il suo terzo Oscar come Miglior attore protagonista, un record assoluto per la divisione maschile del premio.
8. Roma
Gli anni Dieci del mondo dell’intrattenimento sono stati sconvolti anche dall’ingresso di un nuovo mondo, che ha creato il caos nel settore: le piattaforme di streaming. Non è questo lo spazio per discutere del rapporto tra queste e le sale cinematografiche, ma è un dato da registrare sicuramente. Per farlo abbiamo scelto Roma, che in qualche modo simboleggia anche un altro trend in crescita, quello dei film in lingua non inglese, sempre più apprezzati in tutto il mondo. Ovviamente però l’opera di Alfonso Cuarón non è qui solo per una funzione di ‘rappresentanza’, ma perché è davvero uno dei migliori film del decennio. Una storia intima ed emozionante, che nella sua semplicità (in qualche modo evidenziata anche dal bianco e nero) ci dice tantissimo.
7. Boyhood
Richard Linklater ha portato a termine in questo decennio due dei suoi progetti più ambiziosi. Il primo è la trilogia formata da Prima dell’alba, Before Sunset – Prima del tramonto e Before Midnight, tre film rilasciati a nove anni di distanza l’uno dall’altro. Il secondo è Boyhood. Questa pellicola, realizzata nel corso di dodici anni, segue la vita di un ragazzino, di pari passo con la crescita dell’attore protagonista e del resto del cast. Un esperimento ardito, costruito piano piano seguendo l’evoluzione del mondo, che riesce non solo a essere coerente ma anche estremamente valido. Seguire attraverso gli occhi di Mason non solo la sua vita, ma anche quella della società nel suo complesso in quei dodici anni è un’esperienza unica, da portarci nel prossimo decennio. Linklater intanto è al lavoro su un progetto ventennale e noi già non vediamo l’ora di scoprirlo.
6. Dunkirk
Un altro regista che ha segnato quest’ultimo decennio, sfumando la linea immaginaria tra il cinema più pop e quello più autoriale, è Christopher Nolan. Nel 2010 ha lanciato il suo Inception, per poi chiudere la sua trilogia su Batman e tornare in sala con Interstellar, tutti grandi successi. In questa classifica troviamo il suo ultimo film, Dunkirk. Un’opera che porta avanti il gioco del regista con il tempo della narrazione iniziato con Memento (e al centro probabilmente di Tenet nel 2020), ma che allo stesso tempo racconta una storia di guerra, con tutta la durezza necessaria e la capacità di trovare speranza anche in situazioni impossibili. Merita a pieno titolo di essere tra i migliori film del decennio.
5. Midnight in Paris
Una lunga riflessione sulla nostalgia per il passato, affrontata attraverso un viaggio indietro nel tempo negli anni Venti, incontrando personaggi storici di tutte le arti. Un approfondimento sul rapporto tra i sogni e la concretezza. Un omaggio ai giganti sulle cui spalle è cresciuta la cultura mondiale, ma con lo sguardo anche a ciò che verrà. Il tutto con la classica qualità di un grande Maestro della settima arte come Woody Allen, in una forma eccezionale. Questo è Midnight in Paris, un’opera capace di rivitalizzare lo spirito dello spettatore, toccando tutte le corde giuste. L’opera migliore da portarci nel cuore, mentre entriamo nei ‘nuovi’ anni Venti.
4. Tre manifesti a Ebbing, Missouri
“Raped while dying“. “And still no arrests?“. “How come, Chief Willoughby?“. Sono queste le frasi che Mildred Hayes scrive sui tre manifesti del titolo, per spronare le indagini sulla morte della figlia Angela. Il film di Martin McDonagh colpisce duro, toccando dei nervi scoperti dell’America ma anche di tutta la nostra società. Un’opera che mostra tutte le difficoltà moderne, tutte le storture, in una maniera che è al contempo cinica e difficile da digerire, ma anche piena di speranza. Una sceneggiatura al limite della perfezione che diverte ed emoziona, condita da interpretazioni eccelse, a partire da quelle (premiatissime) di Frances McDormand e Sam Rockwell. Celebrato fin dal suo debutto alla Mostra di Venezia, questo film entra di diritto tra i titoli migliori del decennio.
3. Mad Max: Fury Road
Parlavamo in precedenza della linea sempre più sfumata tra il cinema più popolare e quello più autoriale, un altro trend degli anni Dieci, e nessuna opera riesce a rappresentare questo concetto meglio di Mad Max: Fury Road. George Miller con questo sequel e/o (soft) reboot della sua nota saga action crea una delle opere di maggiore impatto visivo della storia recente. Su una base apparentemente semplice, il regista crea una avventura emozionante e coinvolgente, che cattura lo spettatore e non lo lascia più per due ore. Il ritmo altissimo non cala mai e l’esperienza di visione sfonda ogni stereotipo, risultando una delle più importanti dell’ultimo decennio.
2. The Social Network
Quasi in cima alla classifica troviamo uno dei titoli che ha aperto il decennio. Stiamo parlando di The Social Network, pellicola incentrata sulla fondazione di Facebook, un evento fondamentale per la nostra società moderna. A fare da fondamenta per quest’opera la sceneggiatura di Aaron Sorkin, una delle penne più grandi del panorama attuale in una delle sue opere più belle. Non c’è solo questa però a rendere eccezionale questo film. Tutti gli ingranaggi ruotano in perfetta sincronia, dalla regia di David Fincher alle musiche di Trent Reznor e Atticus Ross e ovviamente tutte le performance attoriali tra Justin Timberlake, Andrew Garfield, Armie Hammer e soprattutto Jesse Eisenberg. Chissà se nei prossimi anni arriverà un nuovo film sulla storia del social network per eccellenza, per raccontare le altrettanto importanti vicende degli ultimi anni…
1. Birdman
E per la prima, combattutissima, posizione troviamo un titolo che in qualche modo riunisce tutti i trend più importanti dell’ultimo decennio della settima arte: dai film di supereroi al loro rapporto con la parte più ‘seria’ dell’industria, passando per il metacinema, gli autori messicani, la sperimentazione e molto altro ancora. Debuttato, come tantissimi dei film chiave delle recenti stagioni cinematografiche, alla Mostra di Venezia Birdman è tutto questo e molto altro ancora. Un’opera che rischia, riflette, ci parla della nostra società, dello stato del cinema, ma anche di un uomo, del suo rapporto con la figlia e con la vita. E quel finale ambiguo, su cui continueremo a interrogarci alla ricerca di tutte le letture che offre, è la perfetta ciliegina su una torta davvero squisita.